Foggia, la “Notte dei Senza Dimora” accende i riflettori sull’emarginazione: “Restituire dignità a chi vive per strada”

Una serata di solidarietà, ascolto e impegno civile. Si è svolta sabato 18 ottobre, presso l’Istituto delle Suore Canossiane, la Notte dei Senza Dimora, un evento simbolico che ogni anno dà voce a chi vive ai margini, spesso ignorato o strumentalizzato per fini politici. L’iniziativa, organizzata dai FDS (Fratelli della Stazione) e sostenuta dal comitato “La Società Civile” insieme a oltre venticinque realtà associative, ha messo al centro i temi della dignità, dell’inclusione e del diritto alla casa.
Dal pomeriggio le associazioni hanno animato gli spazi con laboratori per i più piccoli, mentre la serata si è trasformata in un momento di confronto pubblico tra operatori, rappresentanti istituzionali – tra cui l’assessora alle Politiche Sociali, Mendolicchio – e i veri protagonisti: le persone senza dimora, che hanno raccontato le proprie esperienze di vita, le difficoltà quotidiane e la necessità di servizi più accessibili.
Un documento di proposte per l’inclusione sociale
Durante l’evento è stato presentato e sottoscritto un Documento d’intesa rivolto all’amministrazione comunale e alle istituzioni locali, contenente sei proposte operative per migliorare le condizioni di vita dei senza fissa dimora e di chi vive in condizioni di grave emarginazione sociale.
Tra le misure richieste figurano l’attivazione di bagni pubblici e fontanelle d’acqua nella zona della stazione ferroviaria, la revisione delle procedure di rilascio della residenza fittizia, l’intitolazione della stessa a Giovanna Tortorella, donna senza dimora morta nel 2020, e l’incremento dei posti letto d’emergenza per garantire accoglienza anche in orario serale, senza vincoli burocratici. Il documento chiede inoltre di individuare soluzioni alternative di accoglienza notturna per chi non rientra nei requisiti del dormitorio comunale.
“Rompere il muro tra ‘noi’ e gli ‘altri’”Il comitato “La Società Civile” ha ribadito la necessità di superare la divisione tra cittadini e persone senza dimora, troppo spesso vittime di pregiudizi e narrative distorte. “La Notte dei Senza Dimora non è solo un gesto simbolico – spiegano gli organizzatori – ma un atto di cittadinanza attiva. È la prova che una comunità è davvero tale solo se nessuno resta indietro”.
La manifestazione si è conclusa con un momento di raccoglimento e un appello corale: restituire dignità, diritti e ascolto a chi vive per strada, per costruire una città più giusta e umana.
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